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Testimonianza di GianPaolo da Soweto – Natale 2006

La lettera di GianPaolo volontario a Soweto in Kenya.

Il tempo non รจ dei migliori. Stanotte ha piovuto molto e le pozzanghere per terra formano figure strane e divertenti. Alcuni piccoli passeri rossi si sono svegliati prima di noi e posati ai bordi delle lamiere bagnate e arrugginite, si guardano cinguettando. Altri uccellacci enormi e col becco gigante volano bassi, quasi a perlustrare la zona. Eโ€™ un altro nuovo giorno che sta iniziando per tutti. Si respira unโ€™aria umida, ma le nuvole scure se ne stanno andando, lasciando il posto ad un cielo piรน sereno e azzurro.

Mancano solo due giorni a Natale, ma se ci si guarda intorno non vi sono nรจ buoi nรจ asinelli a scaldare la grotta. Manca lโ€™odore del muschio e non vi sono angioletti con i boccoli biondi che cantano โ€œallelujaโ€. Gli alberi sono spogli di luci e palline colorate. I doni non sono infiocchettati con la carta rossa e le foglie di pungitopo. Ma allora che Natale รจ?

Sicuramente non รจ quello del consumismo e del Babbo Natale vecchio e grasso che fa fatica a scendere dal camino. Eโ€™ solo un Natale diverso. Le donne fin dal primo mattino si sono messe in cammino per andare da Soweto fino ad una struttura poco distante per ricevere il loro pacco-dono natalizio. Si sono armate di pazienza, tipica africana, e di speranza. In questโ€™ ultimo periodo alcune persone hanno visitato gli abitanti della baraccopoli casa per casa ed in base alla situazione familiare hanno stabilito chi necessita di piรน aiuto. I loro nomi sono stati scritti uno dopo lโ€™altro in vari fogli, alcuni un poโ€™ spiegazzati, altri ingialliti. E se prima non avresti voluto essere tra queste persone, perchรจ piรน povere, bhรจ…oggi sรฌ, perchรจ proprio a loro viene data la prioritร  nel ricevere qualcosa. Cosรฌ in mattinata fuori dal cancello principale della casa cominciano ad arrivare tutti. E quando qui arrivano tutti, significa proprio tutti!

Bambini che con le loro magliette a brandelli ti guardano con occhi grandi e scuri. Anziani con volti scavati e profondi si siedono in attesa. Le mamme giovanissime con bandane colorate tengono per mano i loro piccoli tesori. Ragazzi di strada e uomini ubriachi provano a farsi largo tra la folla, ma nessuno vuole perdere il proprio posto. Quando si inizia la distribuzione il momento รจ delicato. Varie persone riconosciute come โ€œcapiโ€ di varie zone della baraccopoli chiamano i primi nomi delle loro liste. Persone al cancello mantengono lโ€™ordine per una giusta distribuzione. Coloro che sono stati chiamati entrano e nei loro volti si legge giร  la contentezza. Ma non sono persone comuni…sono coloro che tutti i giorni bussano alla porta della nostra baracca e ci rendono partecipi della loro vita, delle loro necessitร  e dei loro sorrisi. E te le ritrovi lรฌ, loro a chiedere e tu a dare. Ieri chiacchieravi volentieri con loro e li chiamavi fratelli ed ora eccoli lรฌ, dallโ€™altra parte del cancello. Noi bianchi non riusciremo mai ad essere al loro pari.

A scaglioni di 10 ricevono 4 kg di farina, 1 kg di grasso per cucinare, 1 kg di zucchero ed un pacchetto di foglie di thรจ. Mettono tutto in sacchetti e se lo caricano sulle spalle, ormai forti ed abituate a portare kg e kg di cose. Uscendo formano lunghe file e molti, passandomi vicino, mi dicono โ€œAsante sanaโ€ che in lingua swahili significa โ€œgrazieโ€. Non so come rispondere loro, perchรจ non รจ me che devono ringraziare. Noi volontari abbiamo organizzato insieme ad una 15ina di kenyoti questa distribuzione, ma se non ci fosse stato lโ€™aiuto di voi non si sarebbe potuto fare nulla. Allora giro a voi questo โ€œgrazieโ€, ma quello che piรน mi dispiace รจ che non avete potuto avere la fortuna di leggerlo nei loro visi, non avete potuto incrociare i loro sguardi e sentire la loro voce nel pronunciare quelle parole.

Ora, รจ calata la notte e provo ad immaginare quel che sta succedendo nelle loro piccole case. I sacchetti sono giร  stati aperti, le fiaccole di paraffina li illuminano e tutta la famiglia riunita attorno al fornello a carbone aspetta il lento cuocersi del cenone, che nessuno terrร  per il giorno di Natale, ma che giร  ora profuma la stanza. Chissร  cosa staranno facendo…ci sarร  chi sta mangiando avidamente, chi poco a poco assapora il gusto del cibo, chi prega Dio prima di dividere il tutto nei piatti dei figli, e chi si chiede โ€œperchรจโ€ non puรฒ essere cosรฌ tutti i giorni.

Io ringrazio coloro che hanno potuto rendermi colorata questa giornata e ringrazio anche Dio che mi ha dato lโ€™opportunitร  di vivere queste fortune.

E se il tempo oggi non era dei migliori…bhรจ, la giornata proprio sรฌ!

GiamPaolo Chiecchi โ€“ Casco Bianco a Soweto (Kenya)

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Natale 2006 GianPaolo