TESTIMONIANZA DI LAURA VOLONTARIA NELLO SLUM DI SOWETO IN KENYA
La mia esperienza di volontariato in Kenya con L’Africa Chiama è durata 3 settimane. Sono stata a Soweto, nella periferia di Nairobi, Kenya. I ricordi che mi porto dietro da quell’esperienza sono i più belli della mia vita. L’ho capito appena scesa dall’aereo che quello che stavo per vivere mi avrebbe segnata.
Le mie tre settimane sono veramente volate, ho avuto il dubbio che in Africa un giorno fosse composto da poche ore e non da 24, ma poi mi sono data una spiegazione più plausibile: quando si vive amando il tempo corre veloce.
Sì, è l’amore il centro della mia esperienza.
L’amore che vedevi nei ragazzini di 12 anni o meno che portavano all’asilo Karibuni Watoto i fratellini più piccoli (più di 40 bimbi), quello che si percepiva da come le insegnanti giocavano e animavano le mattinate dei più piccoli, quello che trasudava dai referenti del progetto degli Special Children, bambini di strada, quando facevano giocare i ragazzi a calcio, quello riservato ai bambini e ragazzi con disabilità, quello con cui mi hanno accolto.
Nel centro, dove si svolgono le principali attività che L’Africa Chiama sostiene, posso dire di aver trovato una seconda famiglia. Fin dai primi giorni sono diventata mamma, sorella, amica e confidente di un sacco di bambini. Quei bambini hanno il sole dentro: ti abbracciano, ti saltano addosso, ti parlano, ti sorridono e soprattutto non smettono di toccarti i capelli. Ti danno mille attenzioni, ti baciano e ti trasmettono quel calore che molto difficilmente troviamo nella nostra quotidianità.
Le persone (grandi e piccole) con cui ho avuto a che fare hanno ognuno una storia che difficilmente riusciamo a comprendere. Mi riferisco a patologie come l’AIDS, alla discriminazione subita per il fatto di essere una persona diversamente abile, alla mancanza di uno o entrambi i genitori, alla povertà, alla fame ed infine alla colla.
Sì la colla, è questa infatti la sostanza che alcuni degli Special Children (già a 11-12 anni) assumeva.
Appena arrivata sono stata travolta da queste storie, da questi vissuti così diversi dal mio, così offerti.
Una persona si aspetta di vivere con loro dolore e sofferenza, e invece no.
Invece ti insegnano cosa vuol dire sorridere, cosa vuol dire amare, volersi bene, stare insieme.
Spiegare a parole quello che ho vissuto è davvero difficile, è un’emozione continua, un pensiero ricorrente. Le sensazioni, gli odori, i giochi, le corse su è giù per il centro, i balli, gli scherzi…
Quando ripenso a quest’esperienza provo solo amore. Altre parole non le riesco proprio a trovare. So solo che quando ero lì mi trovavo in balia di emozioni, sensazioni, odori e sentimenti che non avevo mai provato prima, e che ora rivivo col pensiero ogni volta che un frammento di ricordo mi passa per la mente.
Un’esperienza unica, che ognuno vive a modo suo, ma che alla fine segna ogni persona che la compie.
Un viaggio che fa ripercorrere dei valori, che fa risvegliare la sensibilità e che annienta tutti i problemi che ciascuno di noi ha.
Quando ho deciso di partire con L’Africa Chiama non avevo idea di che impatto quest’esperienza potesse avere su di me. Ora posso solo dire di essere cresciuta molto, di aver avuto la possibilità di conoscere una realtà che prima ignoravo.
Posso dire di avere scoperto cos’è la felicità.
Grazie a L’Africa Chiama!!!
Laura Degrassi, volontaria a Nairobi (Kenya) – Agosto 2016
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