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RAFFAELLA NANNINI E L’ULTIMA MISSIONE IN ZAMBIA: RISULTATI E NUOVE SFIDE

Articolo di Raffaella Nannini, coordinatrice de L’Africa Chiama

Il 27 Luglio sono partita per un viaggio di vicinanza con destinazione Lusaka (Zambia) e poi Nairobi (Kenya). Pochi giorni ma davvero tutti molto intensi, con il desiderio di condividere del tempo insieme a colleghi e colleghe, la mia famiglia e tanti beneficiari dei singoli interventi che 2024 raffaella KENYA ZAMBIA VIAGGIO AFRICA CHIAMA 4l’associazione porta avanti ogni giorno con impegno e costanza. Ho avuto l’occasione in ciascun paese di incontrare lo staff dedicato ai progetti, ascoltare dalla loro voce le difficoltà e le sfide e confrontarci insieme su possibili strade da percorrere e su come poter migliorare sempre. 

Ogni volta che rientro da una missione nei paesi in cui lavoriamo la sensazione è duplice: da un lato l’immensa soddisfazione nel vedere con i miei occhi i grandi risultati raggiunti e soprattutto verificare quanto i centri che abbiamo creato insieme siano ogni giorno luoghi in cui tutti e tutte, specialmente i più fragili, possano sentirsi al sicuro e accolti. 

Dall’altro lato la sensazione di avere ancora tanto e tanto ancora da fare, che de L’Africa Chiama c’è bisogno e che davvero non possiamo smettere di lottare e impegnarci.

Senza alcun dubbio ciò che mi ha colpita di più è stata Lusaka: in tanti anni e in tanti viaggi non avevo mai visto Lusaka così arida e secca. Lo Zambia infatti è stato colpito dalla stagione più secca degli ultimi 40 anni. Purtroppo la siccità ha portato a gravissime conseguenze  in primis sulle coltivazioni, ma anche su tutta l’industria che necessita di elettricità, la cui fonte principale in Zambia è proprio di origine idrica. 2024 RAFFAELLA KANYAMA ZAMBIA SICCITà

Il livello dei fiumi e degli invasi è talmente basso che le centrali idroelettriche non riescono a erogare la corrente necessaria. La carenza di energia porta anche al malfunzionamento delle pompe idriche e quindi al razionamento dell’acqua.

Per quest’ultimo aspetto il paese ha attivato ormai da tempo severe misure di risparmio energetico: l’elettricità viene staccata per più di 10 ore al giorno in tutte le zone periferiche e più povere, e fra queste in primis vi è Kanyama, il grande compound dove lavoriamo da 20 anni. Proprio in vista di questa emergenza alcuni mesi fa grazie a delle preziose donazioni abbiamo installato dei pannelli solari in alcune strutture del centro. Il governo ha annunciato però che le misure saranno ancora più restrittive e che allungheranno le ore di taglio dell’elettricità. Alcune strutture del nostro Centro hanno urgentemente bisogno di avere anch’esse i pannelli solari per poter garantire i servizi a pieno regime, fra questi i più importanti sono senza dubbio la scuola e l’ambulatorio medico. Dal mio rientro quindi ci stiamo attivando per raccogliere fondi specifici proprio per poter installare il prima possibile altri pannelli solari.

La seconda grande problematica è invece relativa alle coltivazioni: il raccolto del mais, che è la base della dieta locale, è andato completamente perduto in questa stagione. Questo ha portato il prezzo del mais alle stelle e gran parte della popolazione locale non riesce a provvedere ad un pasto al giorno. Il governo stima che siano circa 6.6 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente. Di fronte a questa situazione non possiamo ovviamente voltarci ed abbiamo quindi deciso di fare il possibile per poter garantire il supporto alimentare alla fascia più vulnerabile della popolazione, ovvero i bambini con disabilità e le loro famiglie. Proseguire con costanza in questo impegno non è facile perché come associazione ci troviamo a dover impiegare un budget quasi raddoppiato rispetto a quanto fu preventivato a fine dell’anno scorso. Purtroppolo Zambia sta affrontando l’ennesima grande sfida ed in particolare la comunità di Kanyama in cui sorge lo Shalom Centre, sopravvissuta alla grande epidemia di colera di Gennaio scorso, non riesce a rialzarsi. Siamo al suo fianco da quasi vent’anni e ora che hanno ancora più bisogno continueremo a non lasciarla sola.

Articolo di Raffaella Nannini coordinatrice de L’Africa Chiama, nella foto con Mattia Binacchi (Rappresentante Paese in Zambia) e Teresa Fossati

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