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L'AFRICA CHIAMA ONLUS ONG - Via Giustizia , 6/D - 61032 Fano (PU)

Tel. e fax 0721.865159

Per coltivare orti nelle scuole e nelle comunità e garantire cibo a famiglie in difficoltà in Kenya, Tanzania e Zambia.

Tantissime le proposte solidali per contribuire in modo concreto ai programmi di sicurezza alimentare a Nairobi (Kenya), Iringa (Tanzania) e Lusaka (Zambia). Abbiamo scelto di nutrire il futuro attraverso interventi concreti:

garantendo cibo alle fasce più svantaggiate delle comunità locali, attivando percorsi formativi sulla corretta alimentazione e sull’agricoltura sostenibile e fornendo attrezzature e materiali per l’avvio di orti familiari, scolastici e comunitari.

L’appello della presidente Anita Manti

Quello che si preannunciava nei mesi scorsi come un allarme è diventato una drammatica realtà.

Il conflitto russo-ucraino ha portato a un’impennata dei prezzi del carburante che inevitabilmente ricade sui prezzi dei prodotti alimentari in tutto il mondo. Ma, come è già capitato per altre crisi mondiali, sono i Paesi del Sud del mondo a pagarne le conseguenze in maniera più pesante.

Il blocco delle spedizione del grano dei mesi scorsi ha letteralmente messo in ginocchio l’economia di molti paesi africani, in particolare l’Egitto, e seguire Sudan, Nigeria, Tanzania, Kenya e Sudafrica che importano più del 50% del grano dall’Ucraina.

Anita Manti in Zambia Secondo gli ultimi dati resi disponibili dalla Fao, 282 milioni di persone nel continente africano (ovvero oltre un quinto della popolazione) non hanno cibo a sufficienza, con un aumento di 46 milioni di persone rispetto al 2019.

All’aumento dei prezzi di cibo e carburante dovuto al conflitto in Ucraina ci sono anche altre importanti cause che non dobbiamo sottovalutare - i numerosi conflitti già esistenti nel continente, la pandemia che ancora non è terminata, la siccità e i cambiamenti climatici- amplificano la crisi che  sta spingendo  milioni di persone in Africa verso la fame. Dunque quasi un ritorno al passato, come se gli effetti positivi delle politiche economiche sociali e di tutti gli sforzi di cooperazione internazionali di questi anni per combattere la fame nel mondo siano stati vani o comunque si siano cancellati.

Nelle nostre realtà in Kenya, Tanzania e Zambia dai racconti quotidiani dei nostri cooperanti che vivono e lavorano nei paesi raccogliamo grida di aiuto. Dai report leggiamo cifre incredibili, “Ma come è possibile che in 2 settimane il prezzo del riso sia aumentato del 30%? Che una stecca di sapone, che noi distribuiamo insieme ai pacchi cibo alle famiglie dei bambini malnutriti sia improvvisamente schizzato da 40 centesimi di euro a 1,80 euro?” Il risultato è che il budget per l’acquisto delle derrate per le mense scolastico è in alcuni casi triplicati e allo stesso tempo le famiglie con i loro stupendi già minimi non riescono più a far fronte alle spese quotidiane per sfamare i propri figli.

In uno scenario di questo tipo la nostra presenza diventa sempre più indispensabile, seppur difficile. Non vogliamo che l’Africa ricada ancora nell’indifferenza e nel silenzio, per questo il nostro lavoro costante e concreto con le comunità locali non si arresta, per poter continuare a garantire istruzione, lavoro con stipendi adeguati e creare competenze professionali affinchè in un futuro, ci auguriamo non troppo lontano, l’Africa possa risollevarsi e diventare il vero fulcro di crescita e sviluppo mondiale.

Abbiamo scelto di proseguire il nostro impegno e di non arrenderci di fronte alla imponente crisi alimentare che l’Africa dovrà affrontare.

Abbiamo scelto di nutrire il futuro attraverso interventi concreti: garantendo cibo alle fasce più svantaggiate delle comunità locali, attivando percorsi formativi sulla corretta alimentazione e sull’agricoltura sostenibile e fornendo attrezzature e materiali per l’avvio di orti familiari, scolastici e comunitari.

 Anita Manti              

Presidente de L’Africa Chiama


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