21.274
bambini raggiunti in Kenya, Tanzania e Zambia.
516.430
totale dei beneficiari diretti e indiretti.
87,83%
percentuale dei fondi raccolti destinati ai progetti in Africa e in Italia.
Finalmente il Servizio Civile Universale de L’Africa Chiama, può dirsi avviato a tutti gli effetti.
Articolo di Fioralba, responsabile Servizio Civile
Questo 2020 iniziato tra le mille difficoltà legate alla pandemia di Covid-19, ha portato con sé anche tanti mesi d’attesa per le 8 giovani volontarie inizialmente selezionate per il servizio civile in Italia e all’estero. Attesa che si è fatta sentire, tanto da portare diverse di loro a rinunciare, dimezzando il numero di volontarie per l’anno 2019/2020. Hanno resistito le due volontarie attive in Italia, Martina, 21 anni di Fano e Vittoria, 25 anni, di Pesaro, che hanno iniziato ufficialmente il loro servizio il 30 aprile.
Nonostante i primi mesi di servizio da remoto, hanno poi iniziato a seguire le attività da progetto qui in sede con noi, entrando a pieno ritmo nella vita dell’ufficio in Italia e diventando fondamentali nel supporto di numerose attività.
Per quanto riguarda l’estero, dei tre paesi in cui opera L’Africa Chiama, la Tanzania è stato l’unico a ricevere il nulla osta dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile e il Ministero degli Esteri, quindi, nonostante la raccomandazione sia comunque di mantenere uno stato d’attenzione alto alle norme igienico-sanitarie e al distanziamento sociale, due volontarie partiranno per la Tanzania il 16 ottobre per iniziare ufficialmente il loro servizio ad Iringa, dove supporteranno i nostri cooperanti Alessia La Rosa e Paolo Brasili, inserendosi nei programmi che L’Africa Chiama porta avanti nell’ambito della disabilità e malnutrizione, supportando più di 6500 bambini e ragazzi in grave difficoltà.
Loro sono Ambra, 25 anni, di San Marino e Marie, 27 anni, italo-tedesca di Apiro, volontaria storica dell’associazione. Anche queste ultime, dopo mesi di attività di formazione online, hanno potuto finalmente passare qualche giorno con noi in sede, seppur nel massimo rispetto delle norme anti contagio, per concludere la formazione e conoscere il resto dello staff della sede Italia e le altre due volontarie in servizio attive a Fano, con le quali resteranno in contatto per i mesi a venire. Un momento importante, che a loro dire è servito a rafforzare il senso di appartenenza all’associazione e a ricaricare l’entusiasmo per la partenza. Nonostante i mesi di attesa e di difficoltà, siamo felici che queste quattro giovani possano intraprendere un percorso così arricchente per loro perché, ricordando le parole del Presidente Fondatore, Italo Nannini, che fortemente ha creduto nel servizio civile “per questi giovani il servizio civile segna il passaggio da una dimensione familiare ad una dimensione collettiva dove imparare a misurarsi con azioni progettuali, a relazionarsi con gli altri e a sviluppare le proprie capacità”.
Non ci resta che augurare a tutte e quattro un buon anno di servizio civile e affiancarle in questo percorso ricco di difficoltà da superare ma anche di grandi soddisfazioni ed emozioni da conservare.
Fioralba Hoxha, responsabile Servizio Civile
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Il racconto di Lara volontaria in servizio civile in Africa
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